Tour of Oman 2025, David Gaudu: “Ci saranno sempre più momenti di delusione che di gioia”
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Il Tour of Oman 2025 è durato un chilometro di troppo per David Gaudu. Leader della corsa dopo la bella vittoria alla Eastern Mountain, il francese non è riuscito a difendere il primato sulla Green Mountain, classico boss finale della corsa emiratina. Dopo aver provato a reggere il ritmo di Adam Yates e Valentin Paret-Peintre nell’ascesa conclusiva, il leader della Groupama – FDJ li ha dovuti lasciar filare verso il traguardo, esplodendo completamente dopo aver chiesto troppo al suo fisico, in una tattica spregiudicata che evidentemente non ha pagato. Il suo connazionale ha così vinto la tappa, mentre il britannico si è preso la classifica generale, nella quale il classe 1996 ha concluso in terza posizione, a 39 secondi dal vincitore.
“Non mi sentivo benissimo, ma ai piedi della salita andava ancora abbastanza bene – spiega l’esplosivo scalatore bretone riguardo la sua scelta di seguire il ritmo sfrenato dei rivali – Poi, il cambio di Jay Vine mi ha fatto davvero male alle gambe, soprattutto quando c’è stato un momento di falsopiano. Mi sono gestito quando Yates ha accelerato per la prima volta. Sono rientrato e a un chilometro dall’arrivo ho cercato di farmi vedere. Mi sono avvicinato al loro livello, ho chiuso la bocca e ho trattenuto il dolore, sperando di spaventarli. Mi sono detto “magari ci cascano”. Ma non è andata così (sorride)”.
A circa 600 metri dal traguardo, un’altra accelerazione di Adam Yates ha avuto la meglio sul bretone. Un risultato che inevitabilmente così sa di sconfitta, ma il bilancio finale della corsa parla comunque di una vittoria di tappa e di un terzo posto finale, che non sono da buttare via. “Quando hai la maglia al mattino e non riesci a mantenerla nell’ultima tappa, è normale essere delusi – aggiunge – Ma ho dato il massimo. Ho lottato con tutte le mie armi oggi, ma mi sono dovuto arrendere a un chilometro dall’arrivo e sono esploso completamente. Se si fosse trattato di un secondo, ci sarebbe stata molta più frustrazione. Ma non c’è niente da dire. Erano più forti di me sull’ultima salita, quindi non posso fare altro che fargli le mie felicitazioni”.
Sulla stessa linea d’onda il direttore sportivo Thierry Bricaud, che sottolinea come alla vigilia avrebbero “messo la firma per un podio finale e la vittoria di tappa”, arrivati grazie allo “spirito collettivo e l’impegno della squadra che sono molto incoraggianti per il resto della stagione”, che parte dunque comunque con il piede giusto. Dal canto suo, c’è voglia ovviamente subito di riscatto per Gaudu: “Avremmo voluto mettere la ciliegina sulla torta, ma questo fa parte del ciclismo. Ci saranno sempre più momenti di delusione che di gioia. Supereremo in fretta questa piccola delusione per essere pronti ad attaccare il prossimo fine settimana”.
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